Il riposo del gatto

Tre sono i sistemi di regolazione emotiva. I due sistemi di attivazione rosso e blu – allarme e pulsione – hanno bisogno di una controparte: il sistema della cura a cui è associato il colore verde. Sta per recupero, rigenerazione, ha un effetto calmante sul corpo ed è influenzato dal sistema nervoso parasimpatico. 

Nel sistema di cura del verde, il sistema nervoso autonomo parasimpatico fa sì che la respirazione e il battito cardiaco rallentino e i muscoli si rilassino. La circolazione del sangue è diretta maggiormente verso gli organi interni, l’assunzione di cibo e la digestione sono stimolate. Le nostre riserve di energia, che abbiamo esaurito per un’attività, possono ora essere ricaricate. 

È interessante notare che questo sistema è più incentrato sul NOI. Non si tratta tanto della MIA sopravvivenza, della MIA sazietà o del MIO recupero. Nel corso del nostro sviluppo filogenetico come mammiferi, la rassicurazione attraverso la vicinanza e la cura degli altri verso di noi si è dimostrata utile. Lo sperimentiamo nel grembo materno e continuamente dalla nascita in poi. Quando il nostro cervello funziona nel sistema verde, siamo completamente orientati alla relazione e al legame con gli altri. Ci sentiamo connessi e sentiamo un senso di benessere. 

Non importa quale sistema di regolazione si guardi – rosso, blu o verde -, nessuno è migliore o peggiore dell’altro. Li usiamo tutti e tre e ne abbiamo bisogno per sopravvivere. Piuttosto, si tratta dell’equilibrio all’interno di ogni sistema e dell’interazione equilibrata dei tre sistemi tra di loro. Abbiamo la capacità di attivare ciascuno dei tre sistemi, a comando. Ma ricordiamoci che il cervello può farci uno scherzo.

Guardiamo come funziona con gli altri mammiferi, ad esempio nei gatti. Se avete un gatto, immagino che si diverta spesso a sdraiarsi al sole con la pelle e il pelo nel sistema verde. Ma il movimento delle sue orecchie mostra che gli altri sistemi non sono completamente spenti. Se un uccello atterra nelle vicinanze, in un lampo si attiva il sistema blu e parte alla caccia. Se passa un cane, si attiva il sistema rosso e in un attimo corre al riparo. Quello che può fare molto meglio degli umani, tuttavia, è tornare al sistema verde non appena l’uccello o il cane sono scomparsi dal suo raggio d‘azione e percezione.

Questo è invidiabile. Potremmo prendere questo come esempio: attivare più spesso la modalità gatto-sdraiato-al-sole e uscire più rapidamente dal rosso e dal blu dopo lo stress. Questo è più facile a dirsi che a farsi, perché abbiamo un’altra regione del cervello che a volte ci gioca degli scherzi: il cosiddetto sistema della condizione di default (default mode network).

Il sistema della condizione di riposo si trova in una posizione abbastanza centrale nel cervello, in un’area ancora “giovane”. Gli studi mostrano un alto livello di attività qui, specialmente quando siamo a riposo e lasciamo vagare la nostra mente. Gli scienziati suppongono che sviluppiamo l’idea di noi stessi come persona in questa area centrale del cervello. Possiamo “teletrasportarci” nel passato e nel futuro e analizzare di nuovo tutte le situazioni critiche che abbiamo vissuto o riprodurre possibili situazioni critiche. Questo ci porta dal verde al rosso e al blu.

Quindi abbiamo effettivamente un reparto del cervello che inventa problemi da risolvere come una sorta di compito mentale quando siamo a riposo. Ora questo processo sembra essere dimostrato dalla storia dell’evoluzione umana. Allo stesso tempo, però, chiarisce che nello sviluppo del cervello, in primo piano c’era la sopravvivenza e non la felicità. In onore del sistema della condizione di riposo, dobbiamo aggiungere, però, che è anche responsabile di brillanti lampi di genio ed ispirazioni che ci vengono, per esempio, in bagno e che apparentemente arrivano dal nulla e risolvono qualcosa su cui siamo stati perplessi per molto tempo.

Negli studi, gli scienziati sono stati in grado di dimostrare che la meditazione mindfulness ha un’influenza integrante e calmante sul sistema della condizione di riposo. La pratica di Mindfulness può aiutarci a fare come i gatti, cioè a tornare più rapidamente nella zona verde di calma. In ogni caso, avremmo meno problemi fittizi da affrontare. 

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