Dare corpo ai sistemi
26-28 settembre 2025 a Roma
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Se desideri sperimentare in prima persona il potere trasformativo del Social Presencing Theater, il Corso Base SPT è il punto di partenza ideale. In questo corso, strutturato su due giorni intensivi, avrai l’opportunità di esplorare e vivere un percorso esperienziale che mette al centro il corpo e la presenza.
Gli obiettivi del corso
Il corso è pensato per guidarti alla scoperta di:
- Te stesso e delle dinamiche relazionali: imparerai come il tuo corpo possa diventare un prezioso strumento di ascolto e di percezione del sistema in cui vivi.
- Il concetto di movimento autentico: riconoscere e valorizzare quell’azione che nasce quando mente, corpo e ambiente si allineano in uno stato di apertura e presenza.
- La trasformazione personale e collettiva: acquisirai strumenti pratici per affrontare le sfide quotidiane e contribuire attivamente a un cambiamento più sostenibile e consapevole.
Cosa aspettarsi dal corso
Durante i due giorni, il corso base si concentra principalmente sull’esperienza diretta delle pratiche e sullo scambio tra i partecipanti, accompagnati da alcuni momenti di introduzione teorica che offrono un contesto utile alla comprensione del percorso.
Fasi e pratiche del Corso Base
Durante il corso base di Social Presencing Theater avrai l’opportunità di esplorare, attraverso l’esperienza diretta, le principali pratiche che costituiscono il cuore di questo approccio. Ogni pratica apre uno spazio diverso di ascolto, consapevolezza e trasformazione.
1. Introduzione e Condivisione
Il corso inizia con una cornice teorica che introduce il contesto del Social Presencing Theater. Verrà approfondito il significato del termine “presencing” – la capacità di essere pienamente presenti – e il ruolo centrale dell’embodiment nel processo di cambiamento personale e collettivo. Questo momento serve a creare uno spazio condiviso di fiducia, apertura e intenzione.
2. 20 Minute Dance
Questa pratica consiste in un esercizio individuale di movimento, guidato da una semplice istruzione: “Lascia che il tuo corpo si muova come vuole muoversi”. È un invito a riconnettersi con il proprio corpo, ad ascoltarlo senza giudizio, favorendo uno stato di presenza, rilassamento e apertura. È una delle pratiche fondamentali per entrare in uno stato ricettivo e autentico.
3. Stuck Exercise
Attraverso la rappresentazione corporea di una situazione personale o collettiva “bloccata”, questa pratica ci permette di dare forma visibile all’impasse. Si parte da una “Scultura 1” che rappresenta lo stato attuale e, attraverso il corpo e l’ascolto profondo, si lascia emergere una “Scultura 2”, che rappresenta una possibile evoluzione. Questa sequenza ci aiuta a trasformare la percezione del problema e a intuire nuove possibilità di azione.
4. Duet
Il Duet è un’esplorazione in coppia, dove due persone si muovono in risposta l’una all’altra, senza parole, seguendo impulsi sottili. È un dialogo corporeo silenzioso che allena l’ascolto empatico e la connessione, favorendo una comprensione intuitiva dell’altro, oltre i concetti e le opinioni.
5. Village
Il Village è una pratica collettiva che simula la vita di una comunità. I partecipanti si muovono liberamente nello spazio condiviso, lasciandosi guidare dal corpo. È un esercizio che rivela le dinamiche relazionali all’interno di un gruppo, mostrando schemi, tensioni, attrazioni e movimenti di insieme. Favorisce la comprensione dei sistemi sociali da una prospettiva esperienziale e partecipativa.
6. Field Dance
In questa pratica, il gruppo si muove come un campo sociale vivo, senza ruoli predefiniti. È un’esperienza immersiva in cui ognuno ascolta e risponde al movimento degli altri, sviluppando un senso di coerenza e co-creazione. La Field Dance ci mostra come un sistema può auto-organizzarsi, se c’è ascolto profondo e fiducia nel processo emergente.
7. 4D Mapping
Questa tecnica permette di mappare un sistema complesso – come un’organizzazione, un progetto o una comunità – nello spazio tridimensionale. I partecipanti incarnano ruoli e posizioni specifiche, rendendo visibili le connessioni, i blocchi e le possibilità del sistema. È uno strumento potente per vedere “l’intero” da dentro, attivando nuove comprensioni e intuizioni strategiche.
Queste pratiche non sono esercizi da “imparare a fare”, ma spazi da abitare, sentire e attraversare. Ciò che porti dentro il corpo, lo porti anche nella vita. E in questo senso, il corso è molto più di un workshop: è un’occasione per riconoscere e allenare il tuo modo autentico di essere nel mondo.
I benefici di partecipare al Corso Base
Partecipando al corso, non solo sperimenterai le pratiche del SPT, ma potrai anche:
- Sviluppare una maggiore capacità di ascolto interiore e relazionale: imparerai a connetterti più profondamente con te stesso e con gli altri.
- Aumentare la flessibilità mentale e fisica: le pratiche corporee ti aiuteranno a superare ostacoli e a fare spazio per nuove intuizioni.
- Acquisire strumenti per il cambiamento quotidiano: le competenze apprese saranno applicabili nella vita personale, professionale e sociale, per affrontare meglio le sfide quotidiane.
- Creare connessioni autentiche: l’esperienza di gruppo favorisce la costruzione di relazioni basate sulla fiducia e sulla co-creazione di una visione condivisa del futuro.
Assolutamente, ecco una versione più coinvolgente e focalizzata sulla utilità concreta del corso in contesti personali e professionali, valorizzando la trasversalità degli apprendimenti:
Per chi è pensato il Corso Base
Il Corso Base di Social Presencing Theater è aperto a chiunque senta il desiderio di esplorare modi nuovi e più autentici di essere presente, relazionarsi e agire nel mondo.
Non è necessario avere un background artistico o teatrale: le pratiche sono accessibili a tutti e si adattano con naturalezza a diversi ambiti di vita. Che tu lavori nel sociale, nell’educazione, nella sanità, in un contesto aziendale o in una professione creativa, troverai nel SPT strumenti preziosi per:
- leggere meglio le dinamiche relazionali nei gruppi e nei sistemi in cui sei coinvolto;
- aumentare la tua capacità di ascolto e di presenza, anche nei contesti complessi o conflittuali;
- sviluppare una leadership più consapevole e radicata, basata sull’osservazione, l’intuizione e l’azione coerente;
- prendere decisioni da uno spazio più centrato, in equilibrio tra intuizione e razionalità;
- portare qualità e senso nei processi di cambiamento, personali o professionali.
Partecipare a questo corso significa allenare nuove competenze trasversali – corporee, relazionali, sistemiche – che possono arricchire in profondità il tuo modo di vivere e lavorare.
Inoltre, farai parte di un gruppo eterogeneo di persone mosse dalla stessa intenzione di ascoltare, esplorare e crescere, in un ambiente accogliente, non giudicante e generativo.
Se senti il bisogno di rinnovarti, di approfondire la tua presenza e di scoprire un nuovo linguaggio per interpretare il mondo, il Corso Base di Social Presencing Theater è il prossimo passo naturale. Questa esperienza ti permetterà di:
- Scoprire un nuovo modo di guardare te stesso e il sistema che ti circonda
- Mettere in atto movimenti autentici e trasformativi
- Sperimentare il potere della co-creazione in gruppo
Costi
Quota di partecipazione
- 450,00 € per iscrizioni entro il 28 giugno 2025 e con pagamento entro una settimana dall’iscrizione
- 520,00 € per iscrizioni successive.
La quota comprende il pranzo del sabato e 4 pause caffè. Da diritto alla partecipazione a 4 incontri di pratica online di 2 ore ciascuno e all’acquisto del libro a prezzo scontato. In caso di mancata partecipazione non è rimborsabile.
📍 Preparati a vivere un’esperienza che potrà cambiare il tuo modo di essere e agire.
Il corso inizia venerdì 26 settembre 2025 alle ore 15:00 e termina domenica 28 settembre alle ore 13:00.
Insegnante
Paola Bortini, insegnante certificata di Social Presencing Theater e di Mindful Self-Compassion.
In collaborazione con Paolo Fedi e U-Lab Roma.
Photo credits: Ana Bernardes, foto scattata a dicembre 2023 durante l’ultimo intensivo SPT internazionale a Vienna, co-condotto da Arawana Hayashi, Paola Bortini e Peter Hofmann.
C’è un modo di conoscere che non passa dalla mente. Nasce dal corpo. Dall’ascolto. Dal silenzio condiviso. Il Social Presencing Theater ci invita a sentire dove siamo – davvero – e da lì, lasciar emergere il prossimo passo autentico.
PAOLA BORTINI